22/03/2004 Texte

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Proche-Orient après la mort de cheikh Yassine

(ANSA) - PARIGI, 22 MAR - Con l'eliminazione dello sheikh Yassin, il premier israeliano Ariel Sharon mira ''ad indebolire Yasser Arafat'', preferisce ''correre il rischio che a Gaza si instauri una Repubblica islamica, e forse il caos, perche' cio' discrediterebbe la causa palestinese''.

E' il parere di Antoine Basbous, direttore dell'Osservatorio internazionale dei paesi arabi, per il quale l'assassinio del capo spirituale di Hamas ''fara' crescere la simpatia nei confronti del suo movimento gia' molto forte a Gaza, a detrimento del presidente dell'Anp, ormai impotente, senza denaro e senza uomini, e con il suo Fatah lacerato dai dissensi interni''.

Dopo la morte di Yassin, ''che con le sue fatwa mandava i suoi uomini a combattere'', dice all'Ansa Antoine Basbous, ''Hamas si rafforzera' certamente, tanto piu' che infligge piu' perdite a Israele di quanto faccia il Fatah, e la possibilita' che si possa arrivare ad una Repubblica islamica a Gaza e' oggi reale''.

Ora, aggiunge, ''dobbiamo aspettarci una escalation della violenza che arrivera' al livello massimo. E' una guerra senza esclusione di colpi, i palestinesi hanno ucciso il ministro del turismo israeliano, cercheranno di eliminare Sharon. Ormai e' la legge del taglione, dell'occhio per occhio, dente per dente. In assenza di una 'road map', si e' installata una guerra d'usura in cui Israele dispone di materiale piu' sofisticato, e anche- e' chiaro- di molte spie tra i palestinesi'', quelle che permettono agli israeliani di snidare i nemici da abbattere, ''mentre l'arma dei palestinesi sono i kamikaze''.

I rapporti di forza tra le due parti in conflitto, secondo Basbous, si sono semplificati al massimo dopo l'11 settembre: gli israeliani si sono identificati alle vittime americane, i palestinesi a Ben Laden. E per Sharon e il suo governo non c'e' dubbio che Yassin era il Ben Laden palestinese.

In tutto questo, ''il grande assente e' Washington, che critica Arafat quando non mantiene gli impegni ma non fa altrettanto quando sono gli israeliani a non osservarli'', prosegue Basbous sottolineando che ''in questo periodo di elezioni negli Usa, Bush e' paralizzato e Sharon ne approfitta''. Il premier israeliano, secondo lui, ''vuole la pace ma alle sue condizioni, con il massimo dei territori cisgiordani, con i palestinesi disarmati e in ginocchio, e soprattutto senza uno Stato sovrano ma solo con delle enclavi sotto loro amministrazione. Vuole ritirarsi da Gaza ma con una dimostrazione di forza, per non dare l'impressione di cedere ai kamikaze, perche' non sembri un ritiro come fu quello dal Libano''.(ANSA).

OBSERVATOIRE DES PAYS ARABES
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